Mausoleo di Lucio Munazio Planco a Gaeta
Il mausoleo di Lucio Munazio Planco, uomo politico di spicco che rivestì importanti cariche nella Roma Repubblicana, si erge imponente sulla sommità del monte Orlando a Gaeta e, per questo, conosciuto comunemente col nome di Torre d'Orlando.
Dal punto di vista strutturale, si caratterizza per l'avere una struttura cilindrica ed è alto circa dieci metri.
Sulla porta d'ingesso, a cui si accede tramite una piccola scalinata costruita successivamente, si trova una lapide dedicatoria che, oltre a fornirci importanti dati biografici, riassume anche le tappe fondamentali del cursus honorum di tale personalità.
Quest'ultimo, infatti, ricoprì diverse cariche tra cui quella di Censore, Generale, Mecenate ed ottenne il ruolo di Generale di Cesare nelle campagne galliche e nelle guerre civili, dove ebbe modo di distinguersi per le sue doti militari.
Nel 45 a.C. gli fu conferito da Cesare il governo della Gallia e nel 43 a.C. il Senato romano gli affidò il compito di fondare una nuova colonia nella Gallia.
Si narra che fu proprio il generale Planco a tracciare con l'aratro i confini della città che prenderà il nome di Lione e, a ricordo dell'avvenimento, venne coniata una moneta celebrativa.
Nel 36 a .C. affiancò Marco Antonio nella campagna militare contro i Parti e, dopo l'esito disastroso di quest'ultima, si ritirò ad Alessandria d'Egitto.
Il legame politico e militare con Marco Antonio iniziò ad incrinarsi quando Planco capì che l'interesse di M. Antonio per la regina Cleopatra stava mettendo in serio pericolo la stabilità di Roma.
Per questo motivo lo stesso Planco partì alla volta della città eterna dove riferì ad Ottaviano e al Senato il contenuto del testamento che M. Antonio aveva espletato a favore della potente Cleopatra.
Ai figli di quest'ultima, infatti, aveva assegnato alcune terre dei domini romani.
Fu una delle scintille che fecero accendere il fuoco della guerra che fu vinta da Ottaviano ad Azio.
Per onorare quest'ultimo, in Senato, fu proprio Planco a proporre il titolo di Augustus che sarà poi assunto da tutti i successori di Ottaviano.
Planco fu molto legato alla città di Gaeta, dove possedeva anche una villa di cui restano poche tracce.
All'interno del mausoleo è possibile ammirare un'imponente statua che lo rappresenta e, che probabilmente, era posta sulla sommità della collinetta che sovrastava il mausoleo, facendone da cupola.
*Mausoleo:Tomba di straordinaria monumentalità, costruita per custodire le spoglie di un personaggio che in vita ha ricoperto ruoli o incarichi importanti.
Orari visite:
Maggio
Tutti i giorni dalle 10.00 alle12.00 e dalle 17.00 alle 19.00
Giugno, Luglio e Agosto
Dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle12.00 e dalle 17.00 alle 19.00
Domenica
Esclusivamente su prenotazione
Quest'ultimo, infatti, ricoprì diverse cariche tra cui quella di Censore, Generale, Mecenate ed ottenne il ruolo di Generale di Cesare nelle campagne galliche e nelle guerre civili, dove ebbe modo di distinguersi per le sue doti militari.
Nel 45 a.C. gli fu conferito da Cesare il governo della Gallia e nel 43 a.C. il Senato romano gli affidò il compito di fondare una nuova colonia nella Gallia.
Si narra che fu proprio il generale Planco a tracciare con l'aratro i confini della città che prenderà il nome di Lione e, a ricordo dell'avvenimento, venne coniata una moneta celebrativa.
Nel 36 a .C. affiancò Marco Antonio nella campagna militare contro i Parti e, dopo l'esito disastroso di quest'ultima, si ritirò ad Alessandria d'Egitto.
Il legame politico e militare con Marco Antonio iniziò ad incrinarsi quando Planco capì che l'interesse di M. Antonio per la regina Cleopatra stava mettendo in serio pericolo la stabilità di Roma.
Per questo motivo lo stesso Planco partì alla volta della città eterna dove riferì ad Ottaviano e al Senato il contenuto del testamento che M. Antonio aveva espletato a favore della potente Cleopatra.
Ai figli di quest'ultima, infatti, aveva assegnato alcune terre dei domini romani.
Fu una delle scintille che fecero accendere il fuoco della guerra che fu vinta da Ottaviano ad Azio.
Per onorare quest'ultimo, in Senato, fu proprio Planco a proporre il titolo di Augustus che sarà poi assunto da tutti i successori di Ottaviano.
Planco fu molto legato alla città di Gaeta, dove possedeva anche una villa di cui restano poche tracce.
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Dott.ssa Valeria Nerone
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